Il tendine d’Achille è una delle parti anatomiche più conosciute degli arti inferiori (e non solo). Si tratta in assoluto del tendine più lungo e resistente di tutto il corpo umano e che svolge una funzione fondamentale. Il tendine d’Achille, infatti, è essenziale per azioni come camminare, correre oppure saltare. Tutte attività che, come si può intuire, sono importanti per la quotidianità ma che allo stesso tempo possono fargli subire moltissime sollecitazioni e stress.

Diventa facile, quindi, andare incontro ad infiammazioni del tendine d’Achille che possono però essere curate efficacemente in base alla serietà del problema.

Cos’è il tendine d’Achille e perché è importante per il nostro corpo

Il tendine d’Achille è il tendine più lungo e resistente di tutto il corpo umano. Misura circa una quindicina di centimetri e, rispetto agli altri tendini, è coperto da un sottile strato di tessuto connettivo che svolge la funzione di protezione.

Ciò significa che si tratta di una parte anatomica molto delicata, il cui il nutrimento arriva dal muscolo e che può essere soggetto anche a patologie croniche e degenerative che lo predispongono a lesioni oppure ad infiammazioni.

Grazie alla sua conformazione questo tendine è utile a sostenere sollecitazioni forti e intense ed è fondamentale in alcune attività come la corsa o il salto in alto, per esempio. Molto elastico, dunque, ma allo stesso tempo anche estremamente fragile perché proprio queste continue sollecitazioni potrebbero portare ad infiammazioni.

Se il tendine d’Achille si infiamma: ecco cosa succede

L’infiammazione del tendine d’Achille è un disturbo da non sottovalutare e si presenta quando questo è sottoposto a sforzi frequenti ed intensi. Quando il tendine si infiamma si presenta subito forte dolore e il soggetto deve prestare notevole attenzione ed evitare movimenti che peggiorino la situazione. Solitamente l’infiammazione può essere causata da un trauma che si verifica in movimento. Ad esempio, può succedere che durante una corsa o mentre si sta svolgendo una qualsiasi attività fisica.

Ci sono casi, però, in cui anche i micro traumi possono interferire e quindi un allenamento troppo intenso o un’attività che sforza i muscoli del polpaccio e il tendine possono comunque provocare il danneggiamento delle fibre portando all’infiammazione.

Questa situazione non va trascurata perché a lungo andare, sottovalutando questo problema, si può andare incontro ad una rottura del tendine d’Achille e, in questo caso, l’unica soluzione in grado di curare il paziente è un intervento chirurgico.

Facendo un passo indietro e tornando all’infiammazione, il sintomo che si manifesta sin da subito è il dolore a livello del tallone. Un dolore che solitamente si irradia verso l’alto e che può accentuarsi ogni volta che si compiono movimenti che coinvolgono la zona infiammata.

Tendinite d’Achille: cosa fare?

Quando si ha anche solo il sospetto di avere una tendinite occorre rivolgersi subito ad un ortopedico specializzato nelle patologia del piede e della caviglia . Questo perché un bravo specialista riconosce sin da subito la problematica e sa quali esami d’approfondimento effettuare per curare al meglio il proprio paziente.

Anche perché curare la tendinite non è semplice e si tratta di una terapia che richiede molta pazienza. Il paziente, infatti, per ottenere il risultato sperato deve seguire scrupolosamente, passo passo, tutta la terapia indicata che solitamente racchiude un ottimo mix di riposo, stretching e attività dolci.

In particolare, dopo aver effettuato una diagnosi completa, lo specialista consiglierà al proprio paziente una terapia che prevede l’utilizzo di anti infiammatori (in grado di ridurre i sintomi in tempi brevi), stretching e fisioterapia, fondamentali per il recupero e per tornare ad avere sicurezza nei movimenti.

Non solo. In questo periodo di “pausa forzata” il paziente dovrà evitare lo sport e attività intense; inoltre, potrebbe aver bisogno anche di appositi tutori per limitare il movimento ai danni del tendine.

Tendinite d’Achille: quanto tempo per riprendersi?

Per guarire del tutto, agendo sin dal primo segnale di dolore, potrebbero essere necessarie diverse settimane. Si capisce, dunque, che è fondamentale rivolgersi il prima possibile per riprendere in mano la propria vita ma soprattutto per evitare danni ulteriori.

Trascurare una caviglia particolarmente rigida, bloccata o una tendinite non è infatti mai una buona idea perché non farà altro che protrarre il dolore nel tempo e portare anche a lesioni.

Lesione del tendine d’Achille che differenza c’è?

Quando si parla di lesione al tendine d’Achille, come suggerisce già il termine, si parla di una rottura al tendine. In questo caso lo specialista può procedere solo con la ricostruzione del tendine, un’operazione chirurgica in cui il dottor Scala è molto esperto e che pratica da moltissimi anni e che permetterà al paziente di riappropriarsi dei normali movimenti.

La lesione colpisce prevalentemente atleti, è vero, ma non solo loro. Questa, infatti, è una patologia molto frequente anche in ambito ortopedico-fisiatrico dove diagnosi e trattamento richiedono un approccio multidisciplinare e in cui, nella maggior parte dei casi, grazie ad un intervento chirurgico si può risolvere definitivamente il problema.

In questo caso occorre fare un’ulteriore differenziazione: le lesioni non sono tutte uguali. Si possono distinguere, infatti, in lesioni parziali o totali. Nei casi più gravi, ovvero quando il tendine non si può recuperare, la mano esperta del dottor Andrea Scala può intervenire con un trapianto tendineo. Si tratta di un’operazione in cui un tendine sano viene utilizzato per sostituire la parte deteriorata. Un intervento dai tempi di recupero abbastanza veloci e in cui il paziente dovrà indossare un tutore in modo da tenere fermo il piede che, allo stesso tempo, dovrà essere mantenuto in posizione sollevata per ridurre l’ematoma della rottura.

Per evitare, ad ogni modo, di arrivare alla lesione (che può essere causata anche da tendiniti e traumi trascurati) si può anche fare prevenzione e agire nello stato iniziale della patologia seguendo cicli di tecar-terapia e Onde d’Urto, in grado di favorire la vascolarizzazione del tendine e di risolvere la sintomatologia dolorosa. Si tratta di terapie che possono aiutare ma che, però, non cancellano il rischio di rottura del Tendine d’Achille nel paziente.

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Contatta Il Dott. Andrea Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Andrea Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Andrea Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.