L’alluce valgo è una delle patologie ai piedi più frequenti e che colpiscono, per la maggior parte dei casi, il genere femminile. Questo perché le donne sono più attente alle mode, amano cambiare abiti e scarpe, sono affascinate dai tacchi e spesso a causa di ciò – ma non solo per questo – si trovano a fare i conti con una patologia dolorosissima nota anche come alluce valgo.

Proprio perché questo disturbo è molto comune sono tante le ricerche effettuate su Internet per cercare di porvi rimedio e tante le domande che si leggono in forum o che vengono fatte a specialisti. Vediamo quali sono le domande più comuni sull’alluce valgo, fermo restando che in ogni caso è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista ortopedico per una cura efficace.

L’intervento con tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala offre la assicurazione che l’alluce valgo non torna.

L’illustrazione mette a confronto come si presenta l’alluce valgo prima dell’intervento e il risultato ottenuto dopo l’intervento con la tecnica del dottor Andrea Scala.

L’illustrazione mette a confronto come si presenta l’alluce valgo prima dell’intervento e il risultato ottenuto dopo l’intervento con la tecnica del dottor Andrea Scala.

L’intervento del dott. Andrea Scala corregge tutte le deformità dell’alluce e del 1° metatarso. I pazienti operati possono autonomamente osservare le RXgrafie dopo l’intervento e capire da soli se l’intervento è stato correttamente eseguito. Si devono osservare le tre importanti correzioni:

– correzione dell’angolo tra il primo metatarso e alluce;

– correzione dello spostamento mediale del primo metatarso (angolo intermetatarsale);

– correzione della posizione dei sesamoidi.

Questa valutazione deve essere fatta dai pazienti dopo tutti gli interventi di alluce valgo, eseguiti con qualsiasi tecnica, fatti da qualsiasi dottore.

Come si riconosce l’alluce valgo?

Una delle domande più comuni è di certo capire come riconoscere l’alluce valgo. Questa patologia si presenta con la caratteristica deformità del metatarso visibile ad occhio nudo. La “cipolla” è la testa del 1° metatarso che sporge internamente sotto la pelle. Non solo. Col passare del tempo, L’alluce si sposta al di sotto delle altre dita e solleva il secondo dito del piede, creando quello che viene definito il “dito a martello”.

Le cause dell’alluce valgo sono diverse e possono considerare non solo l’ereditarietà ma anche altri fattori come l’essere sovrappeso o le malattie articolari come l’artrite reumatoide per cui l’alluce può deviare verso le altre dita. Anche lesioni ai legamenti del piede o altre patologie che condizionano la postura possono indurre l’alluce a deviare senza dimenticare cause esterne come l’utilizzo continuo di scarpe errate.

Questa patologia si accompagna a forte dolore e, nei casi più gravi, oltre alla malformazione del piede è impossibile praticare anche semplici attività quotidiane, come camminare, oppure mettersi ed allacciarsi le scarpe.

Le scarpe col tacco alto influiscono sull’alluce valgo?

Un’altra domanda che spesso le donne fanno ai medici è sapere se le scarpe col tacco alto influiscono sulla patologia. La risposta è sì. Ovviamente chi soffre di questa patologia dovrebbe evitare il più possibile scarpe col tacco alto e appuntite. Questo perché i tacchi alti tendono a spostare il peso del corpo in avanti, un fattore che aumenta così tanto la pressione sulla parte dolorante che non fa altro che amplificare la problematica.

Le scarpe sono un accessorio fondamentale per le donne, lo sappiamo. Però, se si soffre di alluce valgo, occorre fare qualche rinuncia. Si pensi che certi casi, addirittura, l’utilizzo di scarpe con tacco alto è considerato un fattore di insorgenza dell’alluce valgo. Meglio sempre prestare moltissima attenzione nella scelta delle calzature, quindi, optando per calzari comodi.

Quali scarpe posso scegliere per evitare il dolore da alluce valgo?

Legata alla questione sulla correlazione tra il dolore legato all’uso di scarpe col tacco alto e alluce valgo c’è anche un’altra curiosità. Molti pazienti che soffrono di questa patologia si chiedono spesso quali calzature preferire per evitare il dolore.

Di certo sono consigliati modelli comodi. Per le donne, come anticipato, è meglio evitare i modelli con i tacchi alti ma anche con la punta stretta. Quest’ultime, infatti, possono aumentare l’infiammazione del piede a causa della forte compressione sulla deformazione e per lo sfregamento continuo sulla parte dolorante.

Via libera alle scarpe confortevoli, magari a pianta larga, per ovviare i disagi legati allo sfregamento, evitando anche i pellami rigidi che possono far assumere posizioni innaturali al piede. Meglio ancora scegliere modelli con una suola e un sottopiede che devono essere possibilmente ergonomici, anche con sistema antishock, utili a facilitare il movimento e, in certi casi, anche lunghe passeggiate.

Ovviamente questi consigli non risolvono il problema ma lo posticipano. Prima o poi, infatti, (sempre meglio prima per evitare inutili complicazioni) occorrerà fare i conti con la realtà e rivolgersi ad uno specialista del piede per trovare una soluzione efficace alla patologia.

Alluce valgo: che cosa devo notare?

Il classico aspetto dell’alluce valgo rappresentato dalla “cipolla” e dalla deviazione in senso laterale dell’alluce.

Il classico aspetto dell’alluce valgo rappresentato dalla “cipolla” e dalla deviazione in senso laterale dell’alluce.

Il classico aspetto dell’alluce valgo rappresentato dalla “cipolla” e dalla deviazione in senso laterale dell’alluce.

La “cipolla” è causata dalla sporgenza della testa del 1° metatarsale sotto la pelle. La gravità dell’alluce viene misurata dall’angolo dell’alluce valgo con il 1° metatarso. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

La “cipolla” è causata dalla sporgenza della testa del 1° metatarsale sotto la pelle. La gravità dell’alluce viene misurata dall’angolo dell’alluce valgo con il 1° metatarso. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

La “cipolla” è causata dalla sporgenza della testa del 1° metatarsale sotto la pelle. La gravità dell’alluce viene misurata dall’angolo dell’alluce valgo con il 1° metatarso. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un altro criterio di gravità dell’alluce è l’angolo di divaricazione tra 1° e 2° metatarso. Questo spiega perché la pianta del piede è “allargata”. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un altro criterio di gravità dell’alluce è l’angolo di divaricazione tra 1° e 2° metatarso. Questo spiega perché la pianta del piede è “allargata”. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un altro criterio di gravità dell’alluce è l’angolo di divaricazione tra 1° e 2° metatarso. Questo spiega perché la pianta del piede è “allargata”. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un ulteriore elemento della gravità dell’alluce valgo è lo spostamento dei sesamoidi. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un ulteriore elemento della gravità dell’alluce valgo è lo spostamento dei sesamoidi. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Un ulteriore elemento della gravità dell’alluce valgo è lo spostamento dei sesamoidi. Si vede molto bene nelle RXgrafie,

Alluce valgo: cosa devo fare?

A questa domanda dei pazienti del dottor Andrea Scala c’è una sola risposta: evitare una cura fai da te e scegliere di farsi visitare il prima possibile da uno specialista chirurgo ortopedico. Questa situazione clinica, infatti, quando non viene curata e nei casi più gravi, tenderà anche a portare fuori asse l’intero avampiede. Questo significa non solo dolore ma anche importanti problemi sulla postura e l’andamento del soggetto che soffre di questa patologia.

Quando si nota un arrossamento della “cipolla” e si presenta un rigonfiamento vicino all’attaccatura dell’alluce è consigliato rivolgersi subito allo specialista. Non facendolo e trascurando questo disturbo, infatti, si andrà incontro alla naturale trasformazione della patologia con un rigonfiamento che, se prima era solo fastidioso, ora diventerà doloroso.

Non solo. Se ulteriormente trascurato, l’alluce valgo  porterà anche ad alterazioni funzionali delle articolazioni del piede con importanti conseguenze anche sul ginocchio e sull’anca.

L’operazione può curare l’alluce valgo?

Anche questa è una delle domande che molti pazienti fanno al Dottor Andrea Scala e la risposta è “assolutamente sì”.

Nel momento in cui le cure preliminari a base di antinfiammatori e la fisioterapia non bastano più, quando il soggetto che soffre di alluce valgo non riesce più a camminare e soffre di dolori costanti e persistenti allora può essere arrivato il momento di operare.

L’intervento non deve preoccupare, anzi. Si tratta di un momento di liberazione che può essere valutato dallo specialista in qualunque momento della vita del paziente e permetterà a quest’ultimo di tornare alle proprie attività e di muoversi in totale libertà e senza dolore.

La foto mostra il risultato dell’intervento ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala.

La foto mostra il risultato dell’intervento ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala.

La foto mostra il risultato dell’intervento ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala.

La RXgrafia post-operatoria spiega bene i motivi del corretto risultato ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala. Tutte le deformità sono state corrette. La testa del 1° metatarso (“cipolla”) è stata tagliata e spostata. L’alluce è stato allineato. I due metatarsi sono paralleli e non più divaricati I sesamoidi sono stati riposizionati sotto la testa del 1° metatarsale. Con questa metodica c’è l’assicurazione che l’alluce valgo non può tornare.

La RXgrafia post-operatoria spiega bene i motivi del corretto risultato ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala. Tutte le deformità sono state corrette. La testa del 1° metatarso (“cipolla”) è stata tagliata e spostata. L’alluce è stato allineato. I due metatarsi sono paralleli e non più divaricati I sesamoidi sono stati riposizionati sotto la testa del 1° metatarsale. Con questa metodica c’è l’assicurazione che l’alluce valgo non può tornare.

La RXgrafia post-operatoria spiega bene i motivi del corretto risultato ottenuto con la tecnica mini-invasiva del dott. Andrea Scala. Tutte le deformità sono state corrette. La testa del 1° metatarso (“cipolla”) è stata tagliata e spostata. L’alluce è stato allineato. I due metatarsi sono paralleli e non più divaricati I sesamoidi sono stati riposizionati sotto la testa del 1° metatarsale. Con questa metodica c’è l’assicurazione che l’alluce valgo non può tornare.

L’operazione del Dottor Andrea Scala, in particolare, non è invasiva e non blocca assolutamente l’alluce, anzi, gli lascia libertà di movimento. Nel dettaglio consiste in una correzione del dito che permette di correggere tutte le deformità da cui è composto l’alluce valgo.

Dopo avere subito l’operazione la paziente potrà dire addio definitivamente al dolore e, seguendo il piano di riabilitazione dello specialista, potrà tornare alle sue attività quotidiane. Anche a quelle che aveva abbandonato a causa del troppo dolore.

Soffri di alluce valgo o di un’altra patologia al piede? Contattaci subito per richiedere un appuntamento con il Dottor Andrea Scala!

Il dottor Andrea Scala ha pubblicato negli USA una operazione mini-invasiva. Nella sua casistica non sono presenti recidive.

Potete approfondire la conoscenza della tecnica del Dott. Andrea Scala per il trattamento dell’alluce valgo  e il trattamento dell’alluce valgo recidivo consultando i suoi due articoli scientifici pubblicati dalla rivista americana Foot & Ankle Specialist:

Articolo usa Dottor Andrea Scala 1

– Andrea Scala MD, Domenico Vendettuoli, MD “Modified Minimal Incision Subcapital Osteotomy for Hallux Valgus Correction” Volume: 6 issue: 1, page(s): 65-72 . Article first published online: January 4, 2013; Issue published: February 1, 2013

 

Articolo usa Dottor Andrea Scala 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

–  Andrea Scala, MD, Massimo Cipolla, MD, Silvana Giannini, MD, PhD, Giulio Oliva, MD  “The Modified Subcapital Metatarsal Osteotomy in the Treatment of Hallux Valgus Recurrence” First Published October 4, 2019

 

Contatta Il Dott. Andrea Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.