La Metatarsalgia è il nome di una patologia che affligge molte più persone di quel che si pensi. Il termine unisce le parole Metatarso e Algia, letteralmente dolore al metatarso. Questo disturbo colpisce dunque l’avampiede e implica un grave disagio per la deambulazione.

La metatarsalgia colpisce un gran numero di persone in età adulta, ma non sempre viene riconosciuta come tale. A soffrirne sono maggiormente le donne, ma gli uomini non ne sono immuni, soprattutto gli sportivi che tendono a esercitare una forte pressione sulla parte anteriore del piede a causa di salti o corsa.

Metatarsalgia: le cause

A causare la Metatarsalgia possono essere numerosi fattori, suddivisibili in 2 categorie.

Cause Biomeccaniche

Con il termine biomeccanico si intendono quelle cause attribuibili a un sovraccarico sull’area alla base delle dita dei piedi, laddove risiedono i metatarsi. Normalmente, il peso del nostro corpo è equamente distribuito su tutto il piede, coinvolgendo sia il calcagno (comunemente noto come tallone) che i metatarsi esterni (il primo e il quinto). Quando per qualche motivo questa delicato equilibrio viene sconvolto, ad esempio usando molto spesso l’avampiede come punto d’appoggio, il peso graverà troppo su quel punto causando dolore.

 

Le cause biomeccaniche sono dunque le più comuni per l’insorgenza della Metatarsalgia. Fra queste:

  • Cause traumatiche: In questa sottocategoria rientrano tanti tipi di traumi, dal sovraccarico di questa zona dovuta ai tacchi alti, fino ad arrivare alle fratture del piede o delle zone confinanti (ad esempio la caviglia); infatti, una lesione determina sempre una modificazione del normale funzionamento di tendini, muscoli e legamenti che si devono adattare alla nuova condizione, causando stress in tutta la zona. Tipica Metatarsalgia traumatica è quella che insorge dopo una modificazione dell’interlinea di Lisfranc.
  • Cause anatomiche: capita che alcune persone abbiamo i metatarsi di una lunghezza eccessiva o che le ossa siano posizionate in modo anomalo. Questo causa stress alle articolazioni e alle ossa del piede, con conseguente dolore in zona metatarsale.

Cause degenerative

La Metatarsalgia può essere la conseguenza di patologie degenerative della struttura osseo-articolare, come ad esempio l’artrite reumatoide o il Lupus. In questi casi, le articolazioni metatarso-falangee vengono interessate da un processo flogistico-infiammatorio che causa dolore al paziente.

Ricordiamo che quando invece il dolore nella zona metatarsale viene provocata da un’infiammazione nervosa, parliamo di Neuroma di Morton.

Metatarsalgia: i sintomi

La metatarsalgia presenta diversi sintomi, che sono sia dolorosi che solo evidenti.

  • Lo stato sintomatico tipico della metatarsalgia è la presenza di una callosità sotto al piede, in corrispondenza della testa dei metatarsi. In una prima fase della patologia, questa formazione è un segnale che preannuncia il successivo dolore
  • Quando la patologia è in uno stato più avanzato, comincia a manifestarsi il dolore, dapprima localizzato e sporadico (ad esempio, dopo una lunga camminata) poi costante e molto intenso. In uno stato cronico, il dolore non consente di poggiare il piede a terra, irradiandosi come fosse calore. La comparsa di tali sintomi algici può avvenire all’improvviso, ad esempio quando si indossa una calzatura nuova, e manifesta uno stato della patologia già presente, ma fino a quel momento ignorata.

Come diagnosticare la Metatarsalgia

La Metatarsalgia può essere efficacemente individuata da un bravo medico ortopedico esperto nella cura del piede. Per prima cosa, grazie a una visita obiettiva lo specialista evidenzierà probabilmente il tipico callo sotto all’avampiede e, pressando, constaterà l’intensità del dolore.

Il medico dovrà anche valutare la postura del paziente, cercando di capire se il sovraccarico sui metatarsi è dovuto a un disallineamento di ginocchia o anche. Altro fattore che dovrà valutare è la presenza di altre patologie del piede che possono portare all’insorgenza di metatarsalgia, come ad esempio piede piatto o piede cavo.

In un secondo momento, richiederà degli esami strumentali con cui verificare quale sia la causa della Metatarsalgia. Prescriverà una radiografia con cui sarà in grado di individuare eventuali fratture, posizionamenti anomali delle ossa, artrosi.

Curare la metatarsalgia

Terapia conservativa

In prima istanza, si cercherà di placare o ridurre il dolore dovuto all’infiammazione e per questo risultano abbastanza efficaci alcune terapie di tipo conservativo. Fra queste ricordiamo:

  • Eliminazione di scarpe con tacco alto: per le donne, questa è una delle cause principali di insorgenza di Metatarsalgia. Bisognerà sostituirle con calzature comode, non piatte ma con un rialzo di massimo 5 centimetri.
  • Applicazione di Ghiaccio: per placare nell’immediato il dolore, si può applicare del ghiaccio sulla zona dolente per circa 10-15 minuti, 3 volte al giorno.
  • Medicinali: si può migliorare la situazione applicando una pomata all’arnica o contenente principi antinfiammatori. Sotto indicazione del medico, possono essere assunti medicinali FANS volti alla riduzione dell’infiammazione.
  • Fisioterapia: questa scelta è sicuramente quella preferenziale se si vuole arrivare non solo ad eliminare il dolore, ma anche a risolvere la causa che ha provocato Metatarsalgia. Lo specialista dovrà esaminare il singolo caso per capire se sono implicati problemi di postura; dopodiché non si dovrà limitare ad eliminare il dolore, ma dovrà prevedere un percorso riabilitativo per scongiurare il ritorno della patologia.

Intervento chirurgico

Si ricorre all’operazione chirurgica solo in casi estremi, ovvero quando le terapie conservative non hanno sortito effetto e la patologia è arrivata a condizionare totalmente la vita del paziente.

In questo caso, un medico chirurgo esperto nelle patologie del piede, come il Dottor Scala, dovrà individuare con precisione la causa della Metatarsalgia per agire su di essa.

Vengono oggi utilizzate tecniche chirurgiche percutanee e mini-invasive che riducono i tempi di guarigione e consentono al paziente di tornare a camminare al più presto. Solitamente, si effettuano delle piccole incisioni sul dorso del piede attraverso cui il medico può accedere alla zona metatarsale. Con una micro-fresa effettuerà delle osteotomie con cui asporterà un piccolo pezzo dalla testa dei metatarsi, consentendo di creare più spazio ed evitando la collisione dolorosa con le prime falangi delle dita.

Contatta Il Dott. Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.

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