Dott. Andrea Scala
Specialista in Ortopedia e Traumatologia è l’unico ortopedico romano per quattro anni Assistente Ospedaliero del Prof. Giacomo Pisani, il Primario che ha inventato la Chirurgia della Caviglia e del Piede in Italia. Specialista in Medicina dello Sport dell’Università di Chieti, diretta dal Prof. Vecchiet, medico della Nazionale di Calcio che ha vinto i Mondiali nel 1982. Il Dott. Andrea Scala è un punto di riferimento nel panorama della chirurgia della Caviglia e del Piede.
Dott. Andrea Scala
Il dottor Scala non è un concessionario monomarca. Il dottor Scala impianta tutti i modelli di Protesi di Caviglia presenti sul mercato, scegliendo per ciascun paziente il tipo migliore e più confacente. Il Dott. Andrea Scala impianta la Protesi di Caviglia in convenzione con il SSN.
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Si impianta la protesi di caviglia in convenzione con SSN.
Dott. Andrea Scala
Specialista in Medicina dello Sport, Traumatologia e Ortopedia e cura delle patologie del piede e della caviglia, dal 1984 il Dott. Andrea Scala è un vero e proprio punto di riferimento nel campo della chirurgia ortopedica di alta qualità.
Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche micro-invasive, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti.
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Roma.
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PIEDE EQUINO PARALITICO DOPO LESIONE DEL NERVO SCIATICO
La estensione del piede verso l’alto è una fase molto importante della deambulazione.
Il sollevamento della parte anteriore del piede verso l’alto viene definito estensione della caviglia (più impropriamente dorsiflessione).
Quando un infortunio influisce sulla capacità di eseguire questo movimento, può essere diagnosticato il piede cadente equino paralitico. Il piede cadente è generalmente il sintomo di un disturbo neurologico quale una lesione cerebrale traumatica, la compressione di una radice nervosa a livello vertebrale, la lesione di un nervo periferico o una condizione di malattia muscolare.
Per poter eseguire qualsiasi movimento volontario, il cervello deve inviare un segnale ai muscoli attraverso i nervi periferici. Questa trasmissione può essere interrotta in qualsiasi momento prima di raggiungere i muscoli, con conseguente compromissione del movimento. A seguito di una lesione neurologica, la caduta del piede avviene perché si verifica un'interruzione della comunicazione tra il sistema nervoso e i muscoli che sollevano il piede.
L'interruzione della comunicazione tra il cervello e i muscoli della gamba che si verifica durante la caduta del piede è spesso causata da una lesione ai nervi periferici della gamba, come avviene per la lesione del nervo sciatico. La caduta del piede può essere causata anche da una lesione all’area del cervello associata al movimento della caviglia, come quella che può verificarsi durante un trauma cranico che colpisce la corteccia motoria pre frontale, oppure da una emorragia cerebrale, oppure a seguito di una ischemia cerebrale.
1) Quando una emorragia oppure una ischemia colpiscono il cervello si rimane senza i segnali nervosi appropriati provenienti dal cervello. La conseguenza è che i muscoli che sollevano la punta del piede non comandano la contrazione, con conseguente caduta del piede.
2) Quando i segnali nervosi appropriati provenienti dal cervello vengono interrotti a livello del midollo vertebrale, i muscoli del sollevamento del piede non comandano la contrazione, con conseguente caduta del piede.
3) Quando i segnali nervosi appropriati provenienti dal cervello vengono interrotti a livello dei nervi periferici, come nella lesione del nervo sciatico, i muscoli del sollevamento del piede non comandano la contrazione, con conseguente caduta del piede.
Dopo la malattia cerebrale o neurologica si procede con un programma di esercizi di riabilitazione. Pertanto, per trattare il piede cadente dopo un trauma cranico, è indispensabile la pratica costante degli esercizi per il recupero della deambulazione.
Nella maggioranza dei casi il piede cadente è il risultato diretto di un’interruzione dei segnali del cervello inviati ai muscoli interessati. In altri casi può anche essere causato da debolezza muscolare, quale la distrofia muscolare o la miopatia. Poiché la causa del piede cadente può variare, è importante consultare il proprio medico e ottenere una diagnosi accurata.
La fisioterapia ha una durata di alcuni mesi. Al termine della fisioterapia si deve programmare l’intervento chirurgico correttivo.
I segni di caduta del piede dopo un trauma cranico possono includere:
Dita arricciate verso il suolo
Calli persistenti alla base del piede
Gravi disturbi della deambulazione
Inciampi e/o cadute frequenti
È anche comune che le persone con piede cadente avvertano intorpidimento o formicolio nella parte superiore del piede. È importante consultare lo specialista ortopedico che sarà in grado di risolvere il piede cadente ed eliminare i disturbi dovuti alla paralisi.
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RISPOSTA PUBBLICA AL SIG. BOSCHETTO LUCA
Gentile sig. BOSCHETTO LUCA a che cosa servono i campioni? I campioni servono a creare un modello di comportamento ideale e quasi superiore agli esseri umani “normali”. Il modello che i campioni propongono con il loro semplice comportamento aiuta nella vita di tutti i giorni perché esorta alla correttezza, al rispetto delle regole, alla educazione e al raggiungimento dei risultati della vita lealmente, senza trucchi, senza sgambetti e senza barare.
Prendiamo per esempio Rafael Nadal. Il campione di tennis ha iniziato a soffrire per un grave dolore del piede nel 2005, all’età di 19 anni. Da allora ha continuato a giocare a tennis, a vincere, ma soprattutto a soffrire. Nonostante la sua grande sofferenza ha sempre mantenuto un rapporto corretto con i medici che lo hanno avuto in cura. Ha subito anche operazioni chirurgiche. L’ultima nel settembre 2021. La vicenda sportiva e umana di Rafael Nadal è quella di un uomo e un campione dal comportamento esemplare.
Sicuramente il sig. BOSCHETTO LUCA non intende seguire questo magnifico esempio di comportamento corretto e leale. Vediamo come sono andate le cose.
Il giorno 14 dicembre 2023 il mio studio ha ricevuto dal sig. BOSCHETTO LUCA una mail che segnalava:” da qualche mese dolore ricorrente urente alla base del 5° metatarso. Negative le immagini radiografiche. Inefficaci le cure topiche antiinfiammatorie”.
In data 30 gennaio 2024 è avvenuta la visita specialistica ortopedica con il sig. BOSCHETTO LUCA.
Il paziente ha portato Radiografie non recenti, eseguite altrove. Ha effettivamente riferito da qualche mese dolore alla base del 5° metatarso dx, a livello del versante laterale del piede e irradiato prossimalmente. Il paziente non ha voluto eseguire Radiografie al momento della visita. Il paziente non ha voluto eseguire Risonanza Magnetica al momento della visita. Quindi non si è potuta valutare correttamente al momento della visita la situazione presente. In conseguenza della incompletezza degli accertamenti non è stata possibile la diagnosi. E’ stato emesso il seguente sospetto diagnostico: “TENDINOPATIA DEL PERONIERO BREVE PIEDE DX A LIVELLO DELLA INSERZIONE SUL 5° METATARSALE”
E’ stata prescritta l’effettuazione di erogazione di Campi Elettromagnetici (CEMP) a livello del piede dx per trenta giorni. E’ stata prescritto l’esame Risonanza Magnetica piede dx.
Lo studio professionale del dott. Andrea Scala non ha più rivisto questo soggetto.
Lo studio del dott. Andrea Scala non ha ricevuto traccia della Risonanza Magnetica del piede dx.
Lo studio del dott. Andrea Scala non ha ricevuto mail (strano perché sembra un guerriero della tastiera).
Lo studio del dott. Andrea Scala non ha ricevuto telefonate con informazioni sul decorso della malattia. Quale era la situazione del piede dx? Quale era lo stato del dolore? Era costretto ad assumere farmaci quotidianamente? Che cura antiinfiammatoria e antidolorifica aveva prescritto il medico di base?
Lo studio del dott. Andrea Scala non ha ricevuto mail o telefonate con informazioni sull’esito della terapia. Che apparecchio è stato usato? Perché l’apparecchio non è stato concordato con lo studio medico? Era quello giusto?
A distanza di mesi, senza motivo è comparsa nel firmamento del WEB questa recensione, opera di un guerriero della tastiera vile e sleale.
Morale di questo racconto è che se si continuano a fare facilmente, irresponsabilmente e senza conseguenze le stesse recensioni dei ristoranti e delle gelaterie anche su di una professione seria come la Medicina alla fine i pazienti verranno invitati a curarsi nei ristoranti e nelle gelaterie. Forse per persone come BOSCHETTO LUCA sarà la soluzione più logica… ... See MoreSee Less