Si parla di piede cavo quando un soggetto presenta una malformazione anatomica in cui l’arco plantare mediale è più alto rispetto alla norma. Il piede presenta normalmente un arco, ovvero, un curva interna del piede che non appoggia al suolo. Nel piede cavo l’arco del piede è molto più accentuato che di norma.

Il disegno mostra che l’arco del piede è molto pronunciato.

Il disegno mostra che l’arco del piede è molto pronunciato.

 

La conseguenza è che l’appoggio al suolo non è distribuito regolarmente su di una ampia superficie, ma su di una superficie più ristretta. La patologica concentrazione del peso corporeo su piccole superfici di contatto plantare causa dolore e malessere del paziente affetto da piede cavo.

In realtà, non sempre il piede cavo costituisce una patologia da curare e molte persone convivono serenamente con questa anatomia particolare. Altri, addirittura, come alcuni sportivi, trovano in questa diversità un punto a proprio favore da sfruttare perché avvantaggiati rispetto ad altri in alcune competizioni. Il piede cavo è reso molto robusto e resistente da legamenti molto stabili. Questo favorisce gli sport in cui è prevista una prestazione breve e scattante (sprint, salti). Il piede cavo è la forma del piede prediletta dai danzatori, perché il dorso del piede è più pronunciato.

C’è però poi un’altra fascia di persone che, invece, risente di questa problematica con dolori tali che la vita quotidiana subisce importanti limitazioni.

Solitamente chi soffre della patologia del piede molto spesso soffre di forti dolori ai piedi o alle caviglie, proprio perché il peso del corpo non si distribuisce come dovrebbe. Inoltre, si possono avere ripercussioni sulla stabilità delle caviglie oppure problemi ai muscoli del polpaccio e ai tendini di Achille o, ancora, squilibri muscolo-scheletrici a causa di un’andatura irregolare.

Il quadro clinico più caratteristico è il piede cavo-varo. In questi casi il calcagno è deviato in varo e l’avampiede è supinato.

L’arco mediale del piede è accentuato

L’arco mediale del piede è accentuato

 

Il calcagno è varo bilateralmente

Il calcagno è varo bilateralmente

 

Le dita sono arricciate “in griffe”

Le dita sono arricciate “in griffe”

 

La pianta del piede presenta metatarsalgia.

La pianta del piede presenta metatarsalgia.

 

Conseguenze del piede cavo, infine, sono note anche sulle dita del piede, che possono arricciarsi o subire altre piccole deformazioni.

Tutti questi quadri patologici e dolorosi quando sono così importanti, si possono risolvere in totale sicurezza tramite un intervento chirurgico. Il dottor Andrea Scala è uno specialista in questo campo e prendendo un appuntamento nel suo studio privato vi saprà indicare la strada migliore per sbarazzarvi del dolore e subito ritrovare il sorriso nei movimenti.

Piede cavo, cause e patologie

Come abbiamo già anticipato, quando il dolore al piede cavo limita la funzionalità del piede e diventa insopportabile allora lo specialista può consigliare l’operazione chirurgica. Prima di passare alle varie fasi dell’operazione, vediamo quali sono le cause di questa particolare patologia che, quando presente, interessa il tallone e la zona anteriore del piede con una conseguente errata ridistribuzione del peso corporeo che condiziona lo scheletro.

Le cause del piede cavo sono diverse, anche se negli anni la medicina è riuscita ad individuare tre macro aree di riferimento. La prima interessa lo scheletro e individua le radici di questa patologia in una deformità congenita delle ossa del piede, nella parte anteriore o posteriore. La seconda macro area, invece, lega le cause del piede cavo a squilibri muscolari dovuti a disturbi di origine neurologica, tra cui lesioni midollari e spinali. Infine, le cause possono essere ricondotte anche alle conseguenze di fratture e quindi a traumi che portano ad un consumo articolare e al piede cavo.

Il dolore può essere ridotto con terapie palliative. La cura definitiva del piede cavo, però, può dirsi tale solo nel caso si affronti un’operazione che va ovviamente valutata, caso per caso, da un medico professionista del campo. L’intervento correttivo è la soluzione consigliata ai più giovani allo scopo di scongiurare l’insorgere di altre patologie, come l’artrosi della caviglia.

Piede cavo: perché dire sì all’intervento chirurgico

Quando questa patologia provoca dolore o limitazioni nella vita quotidiana allora bisogna rivolgersi quanto prima allo specialista ortopedico che, in base ad un’anamnesi dettagliata e ad un accurato esame clinico, può suggerire come risolvere definitivamente il problema. Perché – come dicevamo – il piede cavo può essere curato, ma solo con un’operazione.

Il dolore si presenta a livello del calcagno. La forma classica del piede cavo è il piede cavo-varo. La posizione delle caviglie predispone alla instabilità e rigidità alle caviglie, co difficoltà a rimanere in piedi per tanto tempo o anche solo per fare una passeggiata in tranquillità. Dolori insopportabili si presentano comunemente nella zona metatarsale del piede con metatarsalgia. La presenza di dita arricciate “en griffe” oppure “a martello” e la comparsa di fastidiosi calli in sede plantare oppure sul dorso delle dita sono tutti segni clinici caratteristici del piede cavo.

Nei casi in cui il paziente non trova più beneficio con farmaci antidolorifici e antireumatici, nei casi in cui il paziente non trova beneficio con la fisioterapia e nei casi in cui il paziente non trova beneficio con l’uso di plantari allora lo specialista ortopedico prende in considerazione l’intervento al piede cavo. Il paziente deve valutare subito ed attentamente questa ipotesi perché tutti questi fastidi si potranno risolvere.

Piede cavo: intervento chirurgico senza paura

Per stabilire le esatte cause del piede cavo e, quindi determinare quale tipo di intervento va effettuato per eliminare definitivamente il problema, lo specialista effettuerà diversi esami strumentali, tra cui la radiografia del piede e della caviglia, sia a riposo che sotto carico.

In base all’origine della patologia potranno essere richieste altre analisi di approfondimento come una risonanza magnetica, una Tac oppure un’elettromiografia, ovvero un esame specifico utile a valutare lo stato di salute dei muscoli e delle cellule nervose.

Solo in base ai risultati si potrà definire il tipo di intervento chirurgico per piede cavo più adatto al paziente. Molti, quando sentono parlare di operazione chirurgiche, hanno paura delle conseguenze ma questo tipo di intervento oggi può essere realizzato con tecniche innovative che permettono di non essere eccessivamente invasive e con tempi di ripresa piuttosto rapidi.

In particolare, sono tre i maggiori interventi chirurgici per il piede cavo. Il primo coinvolge i tessuti molli e viene consigliato quando sono interessati muscoli e tendini praticando l’allungamento del tendine d’Achille, la distensione della fascia plantare, i transfer tendinei e le ricostruzioni legamentose. Nel caso in cui la deformità dipende da alterazioni dello scheletro l’operazione consigliata è l’osteotomia che prevede un’asportazione di piccole porzioni ossee che consentono così di ridurre la deformità. L’osteotomia si può eseguire su diversi segmenti ossei allo scopo di ottenere un corretto allineamento del piede.

Infine, se le articolazioni del piede sono degenerate a causa del consumo della cartilagine si ricorre alla terza opzione, ovvero l’artrodesi, che è consigliata al fine di ottenere un piede allineato e stabile. L’artrodesi può fissare si può eseguire diverse articolazioni allo scopo di ottenere un corretto allineamento del piede.

Non si pratica ma l’artrodesi della caviglia, ma solo la protesi della caviglia.

Tutte queste operazioni non sono eccessivamente invasive come confermano anche i tempi di ripresa del post-operatorio.

Intervento chirurgico piede cavo: i tempi di recupero dopo l’operazione

Il piede cavo è una deformità che colpisce tutti i distretti in cui viene suddiviso il piede (avampiede, mesopiede, retropiede). Per questo motivo il chirurgo non può sempre procedere con una correzione globale e totale. Il piede e la caviglia andrebbero aperti con troppe incisioni per eseguire correzioni chirurgiche che coinvolgono differenti distretti. Questo comporterebbe una eccessiva esposizione chirurgica e una esagerata durata dell’intervento.

Per questo motivo possono essere necessari diversi interventi di portata minore. Per gli interventi chirurgici al piede cavo, il Dottor Andrea Scala utilizza tecniche mini-invasive di ultima generazione che assicurano tempi di ripresa rapidi e che permettono ai pazienti di tornare alle consuetudini e ai normali stili di vita quotidiani nel più breve tempo possibile.

Anche l’operazione è essa stessa abbastanza veloce. Viene effettuata in anestesia locale oppure peridurale e, solitamente, il paziente dopo una sola notte di degenza viene dimesso.

Il piede verrà quindi ingessato con uno stivaletto che si dovrà tenere per circa 30 giorni evitando sforzi eccessivi e carichi sul piede operato. Si passerà poi ad un programma di fisioterapia, studiata insieme allo specialista, e poi, in circa 6 settimane di tempo, il paziente tornerà alla vita quotidiana con una sensibile diminuzione del dolore e dei fastidi legati alla sua passata patologia.

 

Contatta Il Dott. Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.