Molti specialisti effettuano l’artrodesi della caviglia come alternativa alla protesi della caviglia. Ma il paziente non deve pensare che sia un intervento semplice e privo di conseguenze.
Nei casi di artrosi della caviglia che cosa dice lo specialista al paziente?
Il problema della artrosi della caviglia è sempre stato di difficile soluzione per i chirurghi ortopedici.
Nel 1800 dopo la nascita della chirurgia moderna è stata studiata l’artrodesi della caviglia.
La caviglia artrosica è molto dolorosa e si muove ben poco. Viene proposto di bloccare completamente il movimento, dopo l’asportazione delle ossa e delle cartilagini consumate.
Perché nei tempi passati veniva eseguita l’artrodesi della caviglia?
La tecnologia non aveva fatto progressi e non vi erano i prodotti che sono presenti oggi. Nei decenni scorsi la artrodesi della caviglia era un modo affidabile per sbarazzarsi del dolore. Molti pazienti invalidi e storpi potevano ancora camminare quasi normalmente. Dopo l’artrodesi della caviglia, l’articolazione aveva una curva di mobilità ridotta.
Quale è lo svantaggio dell’artrodesi della caviglia?
La deambulazione è meno naturale. Non si riesce a scendere e salire la scala. Camminare sui terreni in pendenza o sulle rampe d’accesso è quasi impossibile. Dopo l’artrodesi della caviglia il poco movimento residuo viene eseguito dalle numerose piccole articolazioni del piede. Le articolazioni del piede sotto la caviglia devono compensare la perdita di movimento della caviglia. Quelle articolazioni non sono progettate per funzionare in questo modo e la poca cartilagine si consuma. Le numerose piccole articolazioni del piede sviluppano l’artrosi e diventano e dolorose. Questo si chiama artrosi del segmento adiacente.
Come si interviene quando viene il dolore delle numerose piccole articolazioni del piede?
Potrebbe essere necessario fondere anche quelle articolazioni inferiori e ciò si traduce in una funzione sempre più limitata, con movimenti molto rigidi e zoppicanti. Chiunque abbia una caviglia fusa alla fine sviluppa una malattia del segmento adiacente nelle articolazioni inferiori, generalmente dopo 10 anni.
L’artrodesi presenta dei rischi?
Vi sono dei rischi chirurgici generali. Il rischio di complicanze può variare in base all’età e alla salute generale. Ad esempio, se il paziente è un fumatore o se ha una bassa densità ossea, si può avere un rischio maggiore di alcune complicazioni. Le persone con diabete scarsamente controllato possono anche avere un maggiore rischio di problemi. Altri rischi propri della chirurgia sono l’infezione, il sanguinamento, la trombosi e l’embolia.
Vi sono i rischi legati alla tecnica chirurgica?
Si possono verificare danni ai nervi vicini alla caviglia. I vervi danneggiati possono essere dolorosi. La pseudartrodesi, cioè che le ossa tagliate non si uniscano e non facciano una solida fusione è una grave complicazione per un intervento che si prefigge il blocco delle ossa. Quando le ossa non si uniscono nel modo giusto e la caviglia rimane deviata è una grave complicazione. La mancata consolidazione dell’artrodesi e la deviazione della caviglia operata si complicano ulteriormente quando il disallineamento delle ossa riguarda tutta la gamba. In questi casi gravi occorre eseguire operazioni ancora più difficili e complicate.
Ci può presentare un caso di complicanza di artrodesi della caviglia?
Viene illustrato il caso di una frattura evoluta in artrosi e curata con artrodesi.
La TAC dimostra che nonostante un intervento molto invasivo e un chiodo tanto grande la caviglia non è stata bloccata ed è rimasta dolorosa.
La cosa più grave è che altre articolazioni del piede vicine alla caviglia e non toccate dalla frattura e assolutamente normali sono state rovinate in maniera irreparabile.
Morale: Il danno causato è molto grave perché le articolazioni non sono bloccate e sono molto dolorose. C’è qualcosa di peggio. Il perone è stato tolto e adesso la protesi non si può mettere.
Il paziente viene informato che c’è la protesi della caviglia?
Molti specialisti effettuano l’artrodesi della caviglia in alternativa alla protesi. Gli specialisti che non praticano la protesi della caviglia tendono a dire che l’artrodesi è la stessa cosa. Il paziente pensa che artrodesi e protesi siano la stessa cosa. Il paziente non deve pensare che l’artrodesi sia più facile solo perché viene presentata come una routine.E’ il contrario. L’artrodesi è un intervento difficile e blocca il movimento. La protesi della caviglia restituisce il movimento e toglie il dolore. Ma soprattutto evita il consumo delle numerose piccole articolazioni del piede.
Contatta Il Dott. Scala
Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:
Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton
Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.
Buongiorno dottor Scala,mi chiamo Rossi Donatella e abito a Mestre in provincia di Venezia. le illustro in breve quello che mi è successo.
A maggio del 2019 mi sono fratturata il tallone, fratture multiple , non sono stata operata ma hanno messo il gesso per 45 giorni.
Dopodiché fisioterapia e quant’altro.
Il dolore non scompare e nemmeno la zoppia che è molto vistosa.
Decido di fare una tac ad agosto e si evidenziano fratture ancora aperte, decido di fare una visita a pagamento e mi viene detto che devo essere operata.
Faccio l’intervento di artrodesi della sottoastragalica, visite e fisioterapia.
Continuo ad avere dolori fortissimi sotto al tallone e così chiedo di fare una tac, sorpresa mi ritrovo ad avere frammenti ossei multipli.
Ora mi chiedo cosa mi devo aspettare ?
Altro intervento chirurgico?
Grazie
Gentile signora Donatella, mi dispiace per quanto le accade. Lei comprende che dovrei fare una visita e visionare la TAC per capire che cosa è successo. Adesso che non c’è più lockdown venga a Roma a trovarmi e cerchiamo di capire che cosa fare. Chiami il 3357662164. Grazie.
Buongiorno. Ho 54 anni e da quasi 30 convivo con il dolore ai piedi, nella zona dell’arco plantare e soprattutto del calcagno. Sono stato operato alla fascia plantare nel tentativo di allentare la tensione della stessa ma non ho ottenuto alcun beneficio (anzi). Il dolore si incrementa stando in piedi progressivamente con il tempo, sino a diventare insostenibile (ancora di più stando “fermo” – senza camminare). La sensazione (mia personale) è che l’arco plantare abbia ceduto (anche se solo parzialmente). Finché il dolore rimane “sopportabile” cammino e faccio sport, ma con ovvie limitazioni. Può suggerirmi tutti gli esami specifici che dovrei portare per una prima visita al fine di ottimizzare i tempi e venire a Roma con sufficiente materiale? Grazie
Gentile signore in questi casi viene richiesta un buona Risonanza. Chiami il 3357662164 per un appuntamento. Grazie.