Se anche tu hai riscontrato problemi alle caviglie e stai valutando se sottoporti a un intervento, leggi questo articolo fino alla fine.

Non sempre prestiamo alle nostre caviglie l’attenzione che meritano: per quanto il nostro corpo abbia una grande capacità di auto-rigenerazione, alcune volte è necessario un intervento esterno per ristabilire la funzionalità perduta.

In tanti casi, un dolore alla caviglia che però regredisce nel giro di pochi giorni non dovrebbe destare alcuna preoccupazione. Al contrario qualora il dolore, oltre a non andare via, dovesse acutizzarsi, è necessario rivolgersi al chirurgo ortopedico quanto prima, esattamente come ti recheresti dal cardiologo qualora dovessi sentire dei dolori sospetti nella parte alta sinistra del petto.

Le innovazioni più recenti.

Sia ben chiaro, non è possibile paragonare l’importanza delle caviglie con la funzione vitale del cuore. Ma per analogia come occorre sorvegliare la funzione cardiaca nello stesso modo sorvegliamo l’apparato osteoarticolare. Le caviglia se non adeguatamente curate, possono comunque peggiorare notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre.

Lavoro come chirurgo ortopedico a Roma da molto tempo e per esperienza diretta dei miei pazienti posso assicurarti che non riuscire a camminare oppure camminare a fatica è una condizione davvero debilitante.

In questo articolo analizzeremo in che modo la protesi di caviglia sia in grado di risolvere un problema di artrosi della caviglia all’ultimo stadio.

I danni dell’artrosi di caviglia all’ultimo stadio.

Senza scendere in dettagli clinici, l’artrosi della caviglia è una patologia tale per cui la cartilagine che riveste l’articolazione diventa soggetta a una condizione degenerativa progressiva nel tempo.

E’ vero che nei casi meno gravi diagnosticati precocemente è possibile curare l’artrosi della caviglia con alcune “terapie conservative”, ma è anche vero che in altri, soprattutto quelli più compromessi, è necessario intervenire chirurgicamente per innestate una protesi di caviglia.

Prima di vedere nel dettaglio in che modo la protesi di caviglia sia in grado di ridare mobilità al paziente, è opportuno capire in che modo si evolve l’artrosi.

L’artosi della caviglia in tre quarti dei casi, è di natura esterna, ovvero è causata da un violento trauma o da una frattura. Oppure deriva da distorsioni e microtraumi ripetuti che colpiscono senza sosta la caviglia.

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Grave frattura della caviglia, operata ed evoluta in artrosi

Il fatto che esistano le protesi di caviglia non è un buon motivo per decidere di fare qualcosa solo alla fine, giusto?

Diagnosi e cura: il chirurgo ortopedico è sempre a tua disposizione.

Bisogna partire prima di tutto dal concetto di prevenzione: in che modo è possibile prevenire determinate patologie o disturbi alle articolazioni? Prenotando subito una visita dal chirurgo ortopedico, oppure, se sei uno sportivo, rivolgendoti al medico dello sport. Infatti, la protesi di caviglia, per quanto possa essere all’avanguardia, deve essere sempre considerata come la soluzione finale.

Prendendo in esame quei casi in cui l’impianto della protesi è l’unica soluzione praticabile, è opportuno fare qualche cenno sul blocco della caviglia, l’”antenato” della protesi.

Spiegato molto brevemente, l’artrodesi, volgarmente chiamata “blocco della caviglia”, era una pratica medica che prevedeva il blocco vero e proprio della caviglia in modo da eliminare la causa del dolore. Infatti, quando il paziente non muove la caviglia, smette di provare dolore.

Blocco delle caviglie e protesi di caviglia.

Il blocco della caviglia non sempre riesce perché la fusione delle ossa non avviene. Spesso la posizione è sbagliata e la caviglia è storta. L’artrodesi ha anche un grandissimo limite: pregiudica notevolmente la corretta deambulazione e non consente di scendere e salire le scale.

La protesi di caviglia è stata realizzata per ovviare ai limiti imposti dalla artrodesi.

La tecnologia applicata alla medicina è stata in grado di realizzare le attuali protesi di caviglia che sono in grado non solo di eliminare le cause del dolore, ma anche di ridare al paziente la mobilità perduta.

I materiali con cui vengono realizzate sono all’avanguardia: grazie alle particolari leghe metalliche e materie plastiche di nuova generazione, oggi abbiamo a disposizione tutta una gamma di protesi di caviglia per ogni paziente.

Non dimentichiamoci che siamo tutti diversi, ognuno di noi ha le sue peculiarità e non è detto che la protesi più adatta a “Tizio” sia per forza di cose quella più adatta anche a “Caio”. Occorre tener conto anche dei pazienti che soffrono per la intolleranza e le allergie ai metalli. In questi soggetti occorre tenere pronta la protesi di caviglia anallergica. Solo i chirurghi che sono pronti con questo specifico presidio dimostrano di essere all’altezza delle reali esigenze dei pazienti.

Ad ogni paziente la sua protesi.

La bravura del chirurgo non sta quindi solo nell’innestare correttamente la protesi, ma anche nel sceglierla. Io personalmente sono convinto che si debbano mettere tutte le protesi presenti in commercio e non essere legato ad una sola protesi. Si potrebbe pensare che il chirurgo abbia interessi e faccia affari con una specifica ditta. Sinceramente preferisco evitarlo.

Ogni protesi del mercato ha le sue peculiarità e si adatta bene alle esigenze di ciascun paziente.

E’ scontato dirlo, ma per capire quale sia la protesi di caviglia più idonea è necessario sostenere tutta una serie di esami clinici finalizzati a stabilire quale sia l’entità del danno causato dalla patologia e come intervenire di conseguenza.

Arrivati a questo punto, insieme al paziente, inizia la valutazione del modello di protesi di caviglia da innestare, il quale deve essere adatto sotto ogni punto di vista, anche in relazione ad eventuali allergie a uno o più materiali di cui la protesi stessa è costituita.

Prenota subito la tua visita ortopedica

Prima di concludere questo articolo sulla protesi di caviglia, mi preme fare nuovamente alcune importanti precisazioni.

Le caviglie, seppur non siano organi vitali come cuore e polmoni, sono pur sempre una parte del corpo umano e come tale può essere soggetta a disturbi o patologie come l’artrosi della caviglia.

Quante volte hai sentito la frase: “Prevenire è meglio che curare”? Immagino tante, e proprio per questo ti invito ad applicare questo concetto anche ai tuoi arti inferiori. Essere privi della propria libertà di movimento è una condizione che metterebbe a dura prova chiunque, quindi è davvero inutile rischiare. A maggior ragione se sei uno sportivo: immagino tu non voglia perdere mesi per recuperare un brutto infortunio, giusto?

Inizia subito a fare prevenzione.

Sottoporti regolarmente a visite ortopediche è l’atto di prevenzione più importante che tu possa fare. Senza contare il fatto che solo degli esami clinici sono in grado di mostrare quale sia realmente il grado di usura di un’articolazione. Se stai soffrendo già da qualche tempo di dolori alla caviglie, rivolgiti subito al chirurgo ortopedico o al medico dello sport: se la situazione non dovesse essere troppo compromessa ci sono ottime terapie, in special modo quelle conservative, in caso contrario, soprattutto in presenza di artrosi della caviglia all’ultimo stadio, c’è sempre e comunque l’intervento chirurgico.

In questi casi l’intervento operatorio è l’unico mezzo che consente al chirurgo ortopedico di impiantare la protesi di caviglia, l’unico dispositivo medico in grado di ridare al paziente la libertà di movimento perduta.

Contatta Il Dott. Scala

protesi-caviglia-dott-scalaIl Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.