II piede equino è una malformazione che impedisce al paziente di appoggiare la pianta del piede al suolo. Nello specifico, la torsione verso l’interno del piede porta il paziente ad appoggiare la parte esterna del piede.

Generalmente chi soffre di Piede Equino è incline a camminare appoggiando la punta del piede sul terreno, il tallone è sollevato e la zona posteriore della pianta non allineata con gambe e ginocchia. Nel caso di paralisi si parla di piede cadente.

Insomma, è sufficiente la descrizione per capire che si tratta di un disturbo che può dare serissime problematiche a tutto l’apparato scheletrico, persino alla masticazione e al morso.

Anche sotto la categoria “piede equino”, come nel caso del piede torto ci sono diverse tipologie di patologia. La posizione del piede, infatti, non è standard in tutte le persone che presentano questa malformazione. Il piede equino, con la sua torsione, può arrivare ad obbligare a camminare sulle caviglie perché si piega proprio verso l’interno e verso l’alto, o sugli arti inferiori perché si piega completamente verso l’esterno. Per questo motivo molti bambini col piede equino sembra che camminino sulle caviglie.

Cause del piede equino

Gli studi sul piede equino si sono concentrati molto sul come risolverlo, ma poco sulle cause della patologia. Infatti, non sono ben chiare le motivazioni genetiche, meccaniche o patologiche che portano alla malformazione del piede. Sappiamo, preliminarmente, che la patologia investe i muscoli esterni che, in condizioni di sbilanciamento di forza rispetto ai muscoli interni, vengono investiti dalla malformazione. Ci sono, ovviamente, casi in cui la malformazione in oggetto è solo un campanello di malattie ben più complesse come la spina bifida e la paralisi cerebrale.

Sintomi del piede equino

Per quanto riguarda invece i sintomi del piede equino, dal momento che la malformazione è evidente fin dal concepimento e diagnosticabile con ecografia fin dalle prime settimane di vita dell’embrione, alla nascita il disturbo è ben visibile. È possibile già dai primi giorni di vita del neonato capire quale tipo di piede equino si è contratto e quindi stabilire un percorso terapeutico articolato e pianificato per la correzione della malformazione. Il piede equino presenta anche una diversa colorazione della pelle fino a presentare delle zone necrotizzate per il piegamento innaturale del piede e la creazione di aree non raggiunte da irrigazione sanguinea.

piede equino congenito

La radiografia sotto carico dimostra che il calcagno non tocca il suolo perché è tirato verso l’alto dall’accorciamento del tendine d’Achille.

La terapia per il piede equino

La terapia per il piede equino parte da una base non chirurgica con il metodo di Ponseti.

Il metodo Ponseti (sviluppato a Iowa City negli anni ’70) prevede l‘applicazione di una serie di gessi correttivi, che accompagnano il bambino nella crescita fino al momento della deambulazione, quando normalmente il piede si presenta corretto.

piede equino congenito

Gessi in piede equino e torto

Nei casi più semplici prima dell’età della deambulazione si associa alla terapia con gessi correttivi l’allungamento del tendine d’Achille con tecnica mini-invasiva che consiste solo in una micro incisione di 2 o 3 mm nella parte posteriore della caviglia, che consente di effettuare la sezione del tendine d’Achille. Tale procedura di “tenotomia” viene eseguita dopo una serie di ingessature (6 in media, da 5/7 giorni ciascuno) finalizzati a correggere la deformazione. La correzione viene poi mantenuta dopo la tenotomia mediante l’utilizzo di tutori da portare fino ai 3 o 4 anni di età per evitare il pericolo di recidiva.

È possibile, tuttavia, che il ciclo di Ponseti non riesca a correggere l’errore e che sia necessario intervenire con la chirurgia del piede secondo il metodo di Codivilla. L’intervento sul piede equino si fa intorno al primo semestre di vita e permette una correzione totale del piede. Si effettuano due incisioni per permettere l’allungamento dei tendini e dei muscoli del piede e sbloccare la situazione di torsione. La convalescenza, ovviamente, è abbastanza veloce per l’età a cui si fa questa operazione e per la metodologia utilizzata. 

Nel trattamento del piede equino dobbiamo tenere ben presente che la cultura medica è la chiave di successo per la guarigione. Difficilmente, infatti, viene compresa a pieno la complessità della deformazione fin da subito. I case study forniti dalla letteratura medica fin dal 1900 ci permettono di affrontare la patologia con un progetto pre-operatorio totalmente personalizzato. Effettuare una diagnosi tempestiva può essere di grande aiuto per cercare di definire per tempo il miglior trattamento possibile. In questo modo il piede potrà essere modellato, scolpito e stabilizzato in posizione corretta e definitiva.

piede equino congenito

Piccolo paziente che non ha beneficiato della diagnosi precoce.

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Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.

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