Molti associano la figura del medico dello sport esclusivamente allo specialista in grado di rilasciare certificati di idoneità all’attività sportiva. In effetti, una delle tante competenze legate a questa professione è legata proprio alla possibilità di capire se un paziente può o non può praticare un determinato sport e, di conseguenza, rilasciare un documento che attesti questa eventualità.

Si tratta di un lavoro di grande responsabilità perché lo specialista, in base all’anamnesi del soggetto e ad esami clinici specialistici, deve stabilire l’idoneità di questa persona ad una determinata disciplina sportiva. Il lavoro del medico dello sport però procede in diverse direzioni e la presenza di questa figura può diventare parte fondamentale anche in un team. Vediamo perché.

Medico dello sport, cos’è e perché è importante oggi

Il medico dello sport è una figura medica altamente specializzata in medicina dello sport, una disciplina dell’ambito medico relativamente recente che si occupa di curare e prevenire tutte quelle patologie e lesioni legate alle pratiche sportive.

Ad oggi sono sempre di più le persone che si avvicinano al mondo sportivo, sia a livello amatoriale che agonistico. Per questo la figura di un medico specializzato in questa disciplina diventa  fondamentale: solo lui, infatti, può mettere in campo tutte le competenze necessarie per valutare lo stato di salute complessivo, verificare l’idoneità all’attività sportiva, curare se necessario (anche traumi e fratture) e prevenire danni al corpo dovuti da allenamenti sbagliati o pratiche scorrette nel gioco.

Il certificato viene rilasciato dal medico dello sport solo dopo aver effettuato una serie di visite approfondite che prevedono una serie di esami dettagliati. Tra questi, solitamente, ci sono una valutazione antropometrica, una spirometria, un ecogramma sia basale che sotto sforzo ed un esame delle urine che permettono di scoprire eventuali patologie latenti che potrebbero aggravarsi con l’attività sportiva e persino causare morte improvvisa.

I risultati non vengono interpretati singolarmente, ma messi in correlazione tra di loro in modo che il quadro complessivo sia in grado di restituire una fotografia perfetta sullo stato di salute del paziente/sportivo e permetta di capire se è in grado di svolgere un determinato sport senza mettere a rischio il proprio benessere e la propria integrità fisica.

Tra i rischi dello sport, infatti, non ci sono solo malattie cardiache, ma anche lesioni (ai legamenti, per esempio, o al tendine d’Achille) oppure fratture (alla caviglia). Tutti scenari possibili che un buon medico dello sport deve valutare, insieme ad altri fattori.

Ecco che allora chi diventa medico dello sport avrà anche la responsabilità di prescrivere l’attività fisica più indicata per prevenire o migliorare alcune patologie e indirizzare i giovani allo sport più consono in base alle loro esigenze, alla loro fisicità e alla loro personalità.

Medico dello sport: il suo ruolo è fondamentale all’interno di un team

Grazie alla sua specializzazione ed esperienza in quest’area della medicina, il medico dello sport riveste un ruolo fondamentale anche all’interno di un team. Abbiamo visto che le sue conoscenze in campo medico permettono alle persone di svolgere uno sport senza nessun pericolo per la propria salute e le sue indicazioni possono aiutare gli sportivi a prevenire anche determinate degenerazioni dell’apparato cardio-vascolare oppure l’aggravarsi di molte patologie ossee e muscolari legate alla postura, tra cui il piede piatto o il piede cavo.

Questo diventa ancora più importante nel caso in cui il medico dello sport venga chiamato a svolgere il proprio lavoro all’interno di un team dedicato ad una squadra sportiva, per esempio.

In questo caso, il suo ruolo è determinante perché seguirà passo passo ogni membro della squadra – sia che si tratti di uno sport come il calcio oppure il basket o il tennis – mantenendo il benessere di ogni atleta, consigliando eventuali terapie da intraprendere per correggere determinati comportamenti scorretti che possono mettere a rischio la sua salute.

In base anche alla specificità del suo ruolo può essere chiamato insieme ad altri professionisti (come dietologo, fisioterapista, ortopedico…) ad assistere il soggetto nella pratica sportiva monitorandone tutte le prestazioni e sarà impegnato, durante ogni allenamento e ad ogni gara, a verificare lo stato di salute di ciascun soggetto. Gara dopo gara, allenamento dopo allenamento, il medico dello sport dovrà scrutare i comportamenti degli atleti, dare risposte a certi risultati, tenere sotto controllo alcuni dati medici ed evitare movimenti scorretti che potrebbero causare fratture, per esempio, o altri danni al corpo.

Praticare nel modo sbagliato uno sport, infatti, senza seguire i consigli dello specialista, può avere conseguenze importanti sulla salute. Qualche esempio? La rottura dei legamenti, degenerazione della cartilagine della caviglia (che porta alla necessità di una protesi), a patologie legate ai tendini (in particolare anche al tendine d’Achille) e persino alla Malattia di Haglund.

– Il dott. Andrea Scala è uno dei pochi che ricostruisce i legamenti della caviglia negli sportivi esattamente come si fa per il legamento crociato del ginocchio.

Se il medico dello sport è CHIRURGO ORTOPEDICO tutti i vantaggi

Nel caso il medico dello sport sia anche un chirurgo ortopedico specializzato in Ortopedia e Traumatologia, e Medicina dello Sport, come il dottor Andrea Scala, allora i vantaggi sono davvero numerosi. Innanzitutto, questa diventa una figura altamente specializzata che è in grado di intervenire, suggerire, prevenire eventuali comportamenti scorretti oppure risolvere determinate patologie che si possono presentare in caso si pratichi uno sport, soprattutto a livello agonistico.

Le continue sollecitazioni oppure un solo movimento sbagliato ed involontario del piede possono infatti innescare diverse patologie o rotture immediate. Non è raro, per esempio, trovarsi di fronte ad uno sportivo che si è rotto i legamenti oppure che è andato incontro ad una distorsione o una rottura della caviglia.

Il vantaggio di avere in squadra o di rivolgersi immediatamente ad uno specialista della chirurgia del piede è fondamentale perché saprà già subito come comportarsi, come agire in caso di urgenza e come ripristinare una condizione fisica ottimale, anche secondo un percorso di riabilitazione o un’eventuale operazione. Sarà, infatti, in grado di diagnosticare e riconoscere immediatamente le patologie localizzate tra piede, ginocchio, caviglia – per fare qualche esempio – ma anche seguire tutte le fasi del percorso di cura e guarigione dell’atleta, suggerendo le migliori terapie.

Pratichi sport a livello agonistico o amatoriale e vuoi saperne di più? Puoi fissare subito un appuntamento con il dottor Andrea Scala.

Contatta Il Dott. Andrea Scala

Il Dott. Andrea Scala ha conseguito il suo diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università Cattolica del S. Cuore – Policlinico “A. Gemelli” di Roma con la discussione della tesi sperimentale, elaborata presso l’Istituto di Clinica Ortopedica diretta dal Prof. G.F. Fineschi, dal titolo: “Studio delle modificazioni cellulari indotte dai metalli di comune impiego in Chirurgia Ortopedica”, riportando il massimo dei voti. E’ specialista in Traumatologia e Ortopedia, specialista in Medicina dello Sport. Dal 1984 al 1988 è stato Assistente del Prof. Pisani nell’Ospedale di Alba (CN), il primo in Italia specializzato nella cura delle patologie della Caviglia e del Piede. Il Dott. Andrea Scala nel 1998 ha impiantato per primo la Protesi di Caviglia a Roma. Grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore, alla formazione continua e alla pratica chirurgica effettuata in prestigiosi Centri Ospedalieri e Universitari italiani ed esteri, il Dott. Andrea Scala garantisce ai propri pazienti risultati eccellenti, ottenuti attraverso tecniche chirurgiche innovative, accurati studi sul singolo caso clinico e attuazione di terapie di ultima generazione per agevolare e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I trattamenti per cui è specializzato sono:

Protesi caviglia
Piede paralitico
Malattia di Haglund
Alluce valgo
Legamenti della caviglia
Alluce rigido
Piede piatto
Neuroma di Morton

Il Dott. Andrea Scala è l’unico chirurgo ortopedico specialista italiano iscritto alla Società Francese di Chirurgia della caviglia e del piede. Svolge la propria attività professionale presso la Casa di Cura ARS MEDICA in Via Cesare Ferrero di Cambiano, 2900191 ROMA. Prenota una visita specialistica al numero +39 335 766 2164 o invia una mail all’indirizzo info@footsurgery.it.