Curare la Malattia di Haglund ovvero la sporgenza ossea del calcagno

Il filmato mostra un paziente operato un mese prima di malattia di Haglund a livello del calcagno sinistro. Il paziente indossa le scarpe da ginnastica. Prima dell’intervento ciò era impossibile perché il contatto del calcagno con il bordo posteriore della scarpa era molto doloroso. Si vede che dopo l’intervento è possibile indossare la scarpa e deambulare correttamente. Nel corso della ripresa il paziente accenna addirittura qualche passo di corsa.

Il paziente, operato di malattia di Haglund un mese prima, deambula senza calzature per dimostrare l’assenza di plantari, ortesi, bendaggi, cerotti o altro. I punti di accesso della artroscopia del calcagno sono perfettamente guariti senza infiammazione.

La radiografia prima dell’intervento fa vedere la sporgenza del calcagno. L’inserzione del tendine d’Achille è disturbata dalla formazione ossea. Si capisce che il bordo della scarpa comprime proprio in quel punto e causa la borsite, l’infiammazione e il dolore.

Analizzando invece la radiografia eseguita dopo l’intervento si evince che è stato rimosso il pezzetto di calcagno sporgente. L’intervento rimuove l’infiammazione e il dolore, ma preserva accuratamente la integrità del tendine d’Achille.

Il paziente è ora in grado di deambulare forzando sulle punte ed appoggiandosi sui talloni a conferma della completa efficienza muscolare del tricipite e del tendine d’Achille. La ripresa della corsa è possibile a piedi nudi e con le scarpe da ginnastica.