“Presso la casa di cura convenzionata S.Camillo di Forte dei Marmi viene impiantata per la prima volta in Italia la protesi di caviglia EXACTEC. La protesi è stata progettata da chirurghi della Duke University in North Carolina (USA). L’impianto viene eseguito dal dottor Andrea Scala, che ha avuto tra i suoi pazienti Francesco Totti. Il medico medico è stato il primo ad eseguire la protesi di caviglia a Roma nel 1998. Il dottor Scala è stato prescelto di colleghi del Nord America per partecipare alla ricerca clinica sulla protesi di caviglia a livello europeo.

“Fino a qualche anno fa” dice il dott. Andrea Scala i problemi legati all’articolazione della caviglia venivano gestiti esclusivamente attraverso un’operazione chiamata artrodesi. Questo intervento consiste nella fusione dell’articolazione così da impedire permanentemente il movimento e, quindi, il dolore. Ma se da un lato questo tipo di intervento dona sollievo dal dolore, dall’altro condanna a problemi di deambulazione e di handicap, nonché a un sovraccarico delle altre articolazioni del piede che prima o poi finiscono con il deteriorarsi, peggiorando progressivamente la qualità della camminata.

Attraverso l’operazione protesica invece è possibile eliminare il dolore senza perdere la mobilità, in quanto si va a sostituire l’articolazione della caviglia danneggiata con una artificiale: l’impianto riproduce la naturale fisiologia e dona libertà di movimento eliminando altresì il dolore.

Non usiamo una sola marca di Protesi di Caviglia. Le ditte di produzione mettono a disposizione diversi modelli il cui design e le cui prestazioni sono di livello molto elevato. Il Chirurgo sceglie il modello di Protesi di Caviglia che meglio si addice a ciascun paziente. Non è logico, né razionale, né scientifico applicare un solo prodotto industriale monomarca a tutta una popolazione di casi clinici. I casi clinici dei pazienti sono differenti, così come sono differenti tutti gli individui. La loro individualità è la prima cosa da rispettare. Non riteniamo opportuno bloccare con un gesso la caviglia operata, dopo aver ottenuto la mobilità desiderata. Il paziente rimane a riposo, con l’arto operato ben sollevato e muove subito la caviglia operata, caricando il giorno dopo l’intervento. Abbiamo un mese di tempo, al massimo due per arrivare ad ottenere il movimento della Protesi di Caviglia che sia simile a quello normale. Al termine dei due mesi il paziente deve poter tornare in Ambulatorio camminando bene, potendo salire e scendere le scale correttamente.

FONTE:

https://www.lagazzettadiviareggio.it/forte-dei-marmi/2018/09/forte-dei-marmi-impiantata-per-la-prima-volta-in-italia-la-protesi-di-caviglia-exactec/